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L'espressione "Codice Rosso" indica la legge nazionale del 19 luglio 2019, n.69, che ha innovato e modificato la disciplina penale e processuale della violenza domestica e di genere.
A livello procedurale ha previsto una velocizzazione dell'avvio del procedimento penale per alcuni reati (per esempio maltrattamenti in famiglia, stalking e violenza sessuale).
La norma ha modificato la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.
Ha introdotto, inoltre, nuove fattispecie di reato come il revenge porn e inasprito le sanzioni per reati già previsti.
Per maggiori informazioni: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2019/07/25/19G00076/sg
Il Ministero dell'Interno mette a disposizione dei fondi destinati alle vittime di reati intenzionali violenti ed orfani di crimini domestici e violenza di genere. Sull'erogazione di tali somme alle singole vittime vigila il Comitato di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso e dei reati intenzionali violenti.
Per maggiori informazioni: https://www.interno.gov.it/it/presupposti-e-requisiti-laccesso-fondo-vittime-dei-reati-intenzionali-violenti
I nuovi strumenti di comunicazione digitale, oltre ad aver rivoluzionato le nostre abitudini comunicative, agevolando e azzerando le distanze, inevitabilmente hanno aperto nuovi scenari di rischio per la commissione di illeciti. In questo quadro, si collocano alcuni fenomeni quali cyberbullismo, cyberstalking e revenge porn, che costituiscono le nuove frontiere della cyberviolenza.
Il cyberbullismo include le azioni tese a offendere o denigrare la vittima, attraverso internet e i social network. Per maggiori informazioni clicca qui.
Il cyberstalking rappresenta la versione “online” del reato di stalking: comportamenti molesti e persecutori posti in essere attraverso i nuovi mezzi di comunicazione. Per ulteriori approfondimenti, clicca qui.